Dopo la revoca dello sciopero, l’AIDC scrive a Casero: «Promesse disattese»
L’Associazione, che avrebbe preferito sospendere l’astensione, ha inviato una lettera al Viceministro dell’Economia lamentando segnali contraddittori
A circa due mesi dalla revoca dello primo sciopero di categoria, decisa come “esercizio di fiducia” nei confronti dei propri interlocutori, primi fra tutti il Viceministro dell’Economia Luigi Casero e la Direttrice dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi, l’AIDC, presieduta da Andrea Ferrari, torna ad analizzare, con toni critici, quanto successo nel frattempo.
L’associazione, che, a differenza di ADC, ANC, ANDOC, UNAGRACO, UNGDCEC e UNICO, avrebbe preferito procedere con una sospensione dell’astensione, nell’attesa di veder concretizzati gli impegni presi dal Governo (si veda “Revocato lo sciopero dei commercialisti” del 16 febbraio), ha infatti reso noto ieri di aver scritto una lettera aperta a Casero, evidenziando le promesse
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