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LETTERE

Tra Ragionieri e Dottori, serve un’unità concreta e non solo proclamata

Venerdì, 14 ottobre 2011

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Caro Direttore,
non è nostra intenzione intervenire nello specifico della riflessione che Marco Rigamonti ha offerto di recente su queste pagine, così come nella successiva risposta di Raffaele Marcello (si vedano, rispettivamente, le lettere “I Ragionieri puntano sull’unità della Categoria o sulla divisione dei Dottori?” dell’11 ottobre e “Nel processo elettorale, noi Ragionieri non possiamo solo aspettare i Dottori” del 12 ottobre).

Tuttavia, come Associazione Nazionale Commercialisti, avvertiamo l’urgenza di trasferire ai colleghi che ci leggono alcune osservazioni e, se possibile, condividerle con loro.

Vorrei in prima battuta sottolineare che l’Albo unico ha costituito senz’altro un apprezzabile traguardo per i commercialisti, ma anche ribadire che lo stesso è derivato da una necessità ineluttabile e non rinviabile, che ha prodotto una categoria più forte nei numeri, nel prestigio e nella consapevolezza di sé. Il costo che questo beneficio ha richiesto è stato un lungo periodo di rinuncia all’autogoverno da parte dei Ragionieri.

Alla pari dignità abbiamo di fatto rinunciato per nove anni, affidandoci all’applicazione sostanziale e volontaria di questo principio nei singoli Ordini, come all’interno della compagine nazionale.

Per ciò che attiene alla ricerca di una possibile unitarietà, in vista della tornata elettorale del 2012, riteniamo che, in linea di principio, anelare alla compattezza delle persone, esaltando ciò che unisce piuttosto che ciò che divide, sia comunque uno sforzo apprezzabile, soprattutto se costituisce la premessa per l’attuazione di una politica altrettanto unitaria in sede di governo della categoria.

Si può condividere oppure no la scelta di alcuni colleghi, ma crediamo sia sbagliato pensare che una decisione di questo tipo voglia significare aprire un mercato, come paventa l’amico Rigamonti: vendersi è un’attitudine che si ha o non si ha. Prescinde dall’applicazione di qualsiasi logica e strategia e saltabecca di lista in lista, maggioritaria, di minoranza o unitaria che sia.

L’unitarietà, quella concreta, quotidianamente applicata e non solamente proclamata per fini personalistici, sarebbe la strada che tutti dovrebbero intraprendere per dare l’esempio alla Categoria.


Giuseppe Pozzato
Presidente ANC

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