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ECONOMIA & SOCIETÀ

Italia, un Paese di «poveri» con l’auto di lusso

Secondo un recente studio della UIL, nel 2010 sono stati venduti 200mila veicoli di fascia alta, ma i ricchi dichiarati restano poco più di 70mila

/ Rossella QUARANTA

Giovedì, 1 dicembre 2011

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In tempi di crisi, è certo, la ricchezza diminuisce, ma in Italia questo rapporto proporzionale assume contorni poco chiari o, viceversa, fin troppo evidenti. Secondo uno studio della UIL, presentato ieri, nel 2010 sono state vendute 206mila auto di lusso. Prezzo medio: 103mila euro.
Il dato apre scenari interessanti se si pensa che soltanto lo 0,17% dei contribuenti italiani, ossia 71.989 cittadini, nello stesso periodo ha dichiarato più di 200mila euro. Anche ammettendo che un ricco contribuente acquisti più di un’auto di lusso, i conti non tornano.

A partire da questa “fotografia”, il sindacato ha ribadito che il sistema tributario andrebbe rivisto, accelerando quanto prima l’iter della riforma. Dallo studio UIL emerge anche la composizione dei soggetti che dichiarano

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