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Esenzione TASI anche per i separati

/ REDAZIONE

Martedì, 10 novembre 2015

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Esentare dal pagamento della TASI sulla prima casa anche i separati, proprietari dell’abitazione lasciata all’ex coniuge: è la proposta di modifica alla legge di stabilità illustrata da una delle relatrici del Ddl. di stabilità 2016 (AS 2111), Magda Zanoni (Pd).
L’emendamento, ha spiegato, è volto a correggere una “stortura” che colpisce chi lascia l’abitazione e, vivendo in affitto, risulta proprietario di una seconda casa.

In materia di tassazione immobiliare, sono comunque diversi gli emendamenti presentati al Ddl. Area popolare chiede di eliminare IMU e TASI anche per le abitazioni “concesse in comodato d’uso gratuito” ai familiari del proprietario “discendenti o ascendenti in linea retta”, purché risiedano nell’immobile. Una correzione delle norme in questa direzione era stata annunciata dalla maggioranza già nei giorni scorsi.

Un emendamento di Sel prevede poi la TASI a carico del solo proprietario quando gli inquilini, con prima casa altrove, siano studenti “fuorisede”, mentre diverse altre proposte di modifica, presentate da Pd, Ap, Lega e Gruppo Misto, dispongono uno sconto su IMU e TASI, con l’aliquota che complessivamente non può superare il 4 per mille, per chi decide di dare in affitto un immobile a canone concordato.

Intanto, la prima prova che devono superare gli oltre 3.500 emendamenti è fissata per oggi con il vaglio delle ammissibilità, dopodiché sarà la volta della formalizzazione delle proposte a firma del Governo, che dovrebbero essere poche e relative esclusivamente a temi non affrontati già dai senatori. Se Regioni, Province e giochi dovrebbero essere argomenti che andranno all’esame della Camera, il Senato – dove le votazioni in Commissione sono previste da domani – sarà invece impegnato con Sud e casa in particolare.

Oltre alla tassazione immobiliare, di cui si è già detto, per quanto riguarda il Mezzogiorno sono due le misure al centro dell’attenzione: i super-ammortamenti del 160%, anziché del 140%, degli investimenti in beni strumentali destinati esclusivamente alle imprese delle Regioni che rientrano dell’obiettivo convergenza (Campania, Puglia, Calabria Sicilia, Basilicata) e un rafforzamento degli sgravi per le assunzioni.

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