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Equitalia chiarisce: accertamenti esecutivi, pignoramenti non prima di 9 mesi

/ REDAZIONE

Mercoledì, 5 ottobre 2011

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A mezzo comunicato stampa, Equitalia esprime ancora una volta ferma condanna per qualsiasi azione intimidatoria e di violenza nei confronti del proprio personale e delle sedi in cui opera.

Questa mattina – si legge – in uno degli uffici di Equitalia Nord a Torino è stato consegnato un nuovo plico sospetto, dopo quello recapitato due giorni. Questi episodi, che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e che non hanno avuto conseguenze per il personale coinvolto, per Equitalia sono l’ulteriore dimostrazione di come strumentalizzazioni ed esasperazione dei toni possano scatenare azioni assurde, fuori controllo e soprattutto indirizzate nei confronti di soggetti che lavorano a servizio dello Stato e della collettività per dare un fondamentale contributo al recupero dell’evasione.

In questi giorni si registrano allarmismi ingiustificati nei confronti dell’accertamento esecutivo entrato in vigore lo scorso 1° ottobre. Non è vero, come è stato detto, che Equitalia può pignorare la casa al 61° giorno dalla notifica dell’accertamento da parte dell’Agenzia dell’entrate, ma devono trascorrere, per legge, almeno 9 mesi prima che si possa avviare qualsiasi procedura in tal senso. Il contribuente ha 60 giorni per fare ricorso o per pagare e, trascorsi altri 30 giorni dalla scadenza, il recupero delle somme è affidato a Equitalia. Da questo momento per 180 giorni è sospesa ogni azione esecutiva. A conti fatti, quindi, passano 270 giorni (60+30+180). (Redazione)


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