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IMPRESA

Deficit fallimentare irrilevante anche in assenza di scritture contabili

La Corte di Cassazione delimita l’ambito di applicabilità del criterio equitativo di determinazione del danno provocato dagli amministratori

/ Maurizio MEOLI

Martedì, 10 luglio 2012

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In caso di mancato rinvenimento, da parte del curatore, delle scritture contabili della società fallita, ai fini della liquidazione in via equitativa del danno non è possibile ricorrere in modo automatico al metodo del deficit fallimentare, occorrendo imputare all’amministratore, quale causa di pregiudizio per il patrimonio della società, la mancata tenuta delle scritture contabili ovvero altro atto di mala gestio.

In particolare, il ricorso al criterio di imputazione della differenza tra attivo e passivo accertato in sede concorsuale potrebbe giustificarsi a condizione che: siano individuate le operazioni compiute in violazione di divieti legali; venga chiarito per quale ragione il mancato ritrovamento delle scritture contabili renda impossibile (o estremamente difficile) individuare ...

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