La CNPR approva l’assestamento di bilancio 2019 e il preventivo 2020
Un incremento del patrimonio 2019 di 97,5 milioni di euro, al lordo delle rettifiche di valore per i crediti (46,1 milioni) e delle rettifiche di valore degli investimenti, con un risultato netto di 22,44 milioni. Sono i dati stimati dall’assestamento del bilancio 2019 della Cassa di previdenza dei ragionieri, approvato dall’assemblea dei delegati assieme al preventivo 2020.
L’anno in corso ha fatto registrare, scrive la Cassa nel comunicato diffuso ieri, “una forte ripresa dei rendimenti del patrimonio mobiliare, grazie all’ottimo andamento dei mercati finanziari che ha permesso di attenuare l’ulteriore contrazione del patrimonio immobiliare residenziale, oltre a una tenuta del gettito contributivo e una minore previsione assestata della spesa per pensioni dirette”.
Il preventivo per l’esercizio 2020 pronostica un risultato al lordo delle rettifiche di valore pari a 89 milioni di euro (15,5 milioni il risultato netto). Si tratta di “stime all’insegna della significativa prudenza, che valutano anche un possibile rallentamento della corsa dei mercati finanziari, che hanno registrato, per il patrimonio investito a mercato al 15/11/2019, un rendimento finanziario del 13,43% delle gestioni a mandato, con un patrimonio investito a valori di mercato pari a 881,7 milioni”.
Nell’assestamento di bilancio 2019 la stima dei proventi finanziari derivanti dal patrimonio investito a mercato è pari a 50,1 milioni di euro. Il patrimonio investito dell’ente al 31 ottobre scorso valorizzava 1.943,7 milioni di euro, con un rendimento da inizio anno pari al 6,02%. Nel 2020, però, a causa delle politiche commerciali protezionistiche e dell’indebolimento della crescita economica europea e italiana, l’ente prevede un rallentamento della corsa dei mercati azionari e più difficoltà nell’ottenere gli stessi rendimenti dagli investimenti sul mercato obbligazionario. Per questo, le stime dei proventi finanziari sono in linea con il valore definito nel bilancio consuntivo del 2018.
Prudente anche l’apprezzamento dei crediti verso gli iscritti. Sia nell’assestamento del bilancio 2019 che nel preventivo 2020, infatti, la Cassa ha proceduto con una sensibile svalutazione di tali crediti, per un totale di 45,6 milioni nel 2019 e 39 milioni nel 2020.
Ciò non significa che l’ente guidato da Luigi Pagliuca rinuncerà alle azioni dirette alla regolarizzazione delle posizioni contributive, che proseguono su tutti i debitori: sulle posizioni irregolari riguardanti le annualità contributive fino al 31 dicembre 2016 sono stati emanati oltre 3.200 decreti ingiuntivi, con una massa di oltre 110 milioni di crediti per contributi, interessi e sanzioni ingiunti. Resta però da intensificare “l’azione di recupero delle morosità originatesi negli anni più recenti, comportando la necessità di proseguire la valutazione di una prudente e cospicua politica di accantonamento del rischio sui crediti”.
Alla fine del 2020, la svalutazione registrerà un’ammontare complessivo di 247,5 milioni di euro ed “è posta a tutela del rischio di inesigibilità che deriva dal consolidarsi di posizioni accumulate negli anni, e anche a eliminare dal bilancio tecnico le influenze che i crediti – potenzialmente non esigibili – possono avere”.
L’assemblea ha provveduto ad approvare anche il bilancio tecnico attuariale, che “attesta la sostenibilità a 50 anni dell’ente”, e la nuova analisi ALM per il triennio 2020-2022. La strategia di investimento del prossimo triennio “si pone il perseguimento di una sensibile accelerazione del processo di contrazione della componente investita in immobili, che è prevista alla fine del periodo 2022 pari a 33,6%” (a metà 2019 era del 44,5%). L’obiettivo di rendimento reale è fissato al 2,2% netto, mentre quello nominale è posto al 3,5%.
Nominati, inoltre, i nuovi componenti del collegio sindacale, a seguito del completamento delle designazioni dei sindaci effettivi da parte dei tre Ministeri vigilanti (Lavoro, MEF e Giustizia). L’organo, presieduto da Giuseppina Saulino, sarà composto da Lorenzo De Angelis, Claudio Faraone (su designazione ministeriale), Stefano Giovanni e Luigi Lucchetti (eletti lo scorso anno dai delegati dell’ente previdenziale).
Confermati, infine, gli interventi straordinari a favore di iscritti che hanno subito danni a causa delle calamità naturali che hanno colpito l’Italia e in particolare il Veneto. “Gli interventi previsti – ha spiegato Pagliuca – riguarderanno la sospensione dei pagamenti dei contributi previdenziali e l’erogazione di sussidi straordinari, così come previsto dal regolamento dell’Istituto. Si tratta di un piccolo gesto che rappresenta un segnale concreto per i colleghi che vivono e lavorano in questi territori e si trovano a dover far fronte ai disagi di questi giorni. A loro va la solidarietà e la vicinanza della Cassa Ragionieri”.
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41