Rilevanza penale per l’accesso abusivo al Cassetto fiscale
La fattispecie richiede quale elemento soggettivo il dolo generico, cioè la coscienza e la volontà di accedere non avendone legittimo titolo
L’accesso al Cassetto fiscale senza l’autorizzazione del titolare integra il reato di accesso abusivo ad un sistema informatico. Tale “servizio informatico fiscale” rientra, infatti, nell’alveo della nozione di “domicilio informatico”, alla cui inviolabilità è diretta la tutela penale del precetto previsto dall’art. 615-ter c.p.
Così la Corte di Cassazione – sentenza n. 15899 depositata ieri – conferma la condanna ai sensi dell’art. 615-ter c.p. di una donna per aver modificato ed utilizzato la password di accesso al Cassetto fiscale della sorella, aperto presso l’Agenzia delle Entrate, al fine di continuare a gestire il patrimonio familiare pur dopo la cessazione della delega ad agire per conto di costei e i dissidi insorti tra loro
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