Per le elezioni tutto da rifare quando sarebbe necessaria più compattezza
Caro Direttore,
ancora una volta come commercialisti facciamo brutta figura, essendo incapaci di darci regole per il rinnovo dei nostri consigli a prova di annullamento per violazioni di principi generali, e la reazione del vertice nazionale appare isterica, con un’istanza di annullamento errata nei tempi e nei presupposti.
Tutto da rifare, quindi, con gli Ordini locali che sono in difficoltà, data l’incertezza, in un momento in cui sarebbe necessaria la maggiore compattezza per presentare la categoria pronta alle sfide imminenti: riforma fiscale, riforma del processo tributario, assistenza agli imprenditori nel PNRR, transizione degli studi verso una maggiore digitalizzazione e così via.
Ora che si intravede una via di uscita dopo quasi due anni dai guasti della pandemia e della crisi non possiamo essere assenti.
Con un po’ di pragmatismo, allora, dobbiamo invitare i colleghi a buttare il cuore oltre l’ostacolo e procedere con energia verso il futuro, e quando si potranno tenere le elezioni sarà una aggiunta e non già una condizione per agire.
Altrimenti rischiamo la cancellazione dal mercato professionale per inattività, lasciando spazio a chi è ben meno titolato!
Alberto Arrigoni
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano
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