Per il contributo perequativo rileva solo la partita IVA attiva al 26 maggio 2021
La giurisprudenza reputa irrilevante l’effettiva attività a quella data
Il legislatore, negli anni 2020 e 2021, ha introdotto vari contributi a fondo perduto a favore dei contribuenti che, a causa dell’emergenza epidemiologica, hanno subito un consistente calo del fatturato e/o che, a causa di ciò, sono addirittura stati costretti a chiudere l’attività.
Tra i menzionati interventi si ricorda il c.d. contributo perequativo disciplinato dal DL 73/2021.
L’art. 25 comma 12 del DL 34/2020 stabilisce che:
- in relazione ai controlli operano le norme del DPR 600/73;
- l’indebita percezione del contributo dà luogo alle sanzioni dell’art. 13 comma 5 del DLgs. 471/97, essendo equiparata dal legislatore a una indebita compensazione di crediti inesistenti.
Per quanto riguarda le sanzioni, dunque, esse vanno dal 100% al 200% del contributo indebitamente ...
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