Reclamo contro gli atti del curatore con possibile ingerenza
L’efficacia esecutiva del decreto del giudice delegato potrebbe condizionare le scelte gestorie
La riforma del diritto della crisi, iniziata circa venti anni fa, ha ridefinito il ruolo degli organi concorsuali e, in particolare, ha attribuito al curatore la piena operatività e responsabilità sugli atti gestori della procedura, amplificando le funzioni tutorie del giudice delegato e del Tribunale. Per tale motivo il legislatore ha modulato un procedimento di reclamo contro gli atti del curatore in modo atipico, deformalizzato (salvo il rispetto del contraddittorio) e, nel contempo, semplificato.
Con il DLgs. 14/2019 (CCII) tale procedimento è stato scisso dalla “comunione” con gli atti del comitato dei creditori (contenuta nell’art. 36 del RD 267/42) ed è stato inserito in una norma autonoma (art. 133 del CCII), ove in primis si dispone che può essere proposto reclamo ...