Retribuzioni in crescita da novembre nel settore portuale
L’Accordo siglato l’8 ottobre da Assoporti, Assiterminal, Assologistica e Fise Uniport in rappresentanza imprenditoriale e dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti ha rinnovato la disciplina collettiva applicabile al personale dipendente dei porti.
Le principali novità introdotte dalle Parti si concentrano sulla sfera economica, in primo luogo con la previsione di un incremento complessivo medio del minimo conglobato pari a 150 euro, rapportati al livello 4 dell’inquadramento, distribuiti tra le decorrenze di novembre 2024, dicembre 2025 e dicembre 2026.
Alla prima di tali decorrenze, quella del prossimo mese di novembre, il minimo conglobato dovrà essere incrementato di un terzo dell’incremento complessivo previsto, nelle misure di seguito indicate: Quadro A Adsp, 56,33 euro; Quadro B Adsp, 55,33 euro; Quadri imprese, 54 euro; liv. 1, 53 euro; liv. 2, 52 euro; liv. 3, 51 euro; liv. 4, 50 euro; liv. 5, 49 euro; liv. 6, 48 euro; liv. 7, 47 euro. A partire dalla medesima data le imprese saranno altresì tenute a corrispondere un EDR (ex art. 15 del CCNL) pari a 50 euro in cifra fissa.
È prevista inoltre l’erogazione di un’indennità forfetaria una tantum pari a 600 euro complessivi in cifra fissa per tutti i livelli di inquadramento. Tale importo dovrà essere corrisposto in parte sotto forma retributiva (350 euro) e in parte mediante strumenti di welfare (250 euro).
Anche in questo caso la corresponsione è spalmata su tre decorrenze nell’arco del triennio di vigenza contrattuale, con la prima fissata a novembre 2024, data alla quale dovranno essere erogati 150 euro di quota retributiva e 50 di welfare, con le quote rimanenti equamente ripartite tra le successive decorrenze di luglio 2025 e luglio 2026.
Tra le novità introdotte in ambito normativo, si segnala la previsione di un giorno aggiuntivo di ferie a partire dal 2025.