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IMPRESA

ANC: «No al controllo diretto del MEF nelle imprese»

Il Ddl. di bilancio impone un rappresentante ministeriale nel collegio sindacale delle società che ricevono significativi contributi pubblici

/ Savino GALLO

Martedì, 29 ottobre 2024

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Fa discutere la norma, contemplata dal Ddl. di bilancio 2025, che impone la presenza di un rappresentante del MEF all’interno dell’organo di controllo delle imprese che percepiscono, anche in modo indiretto e sotto qualsiasi forma, contributi da parte dello Stato di entità significativa. La disposizione, si legge all’art. 112 del provvedimento, si pone l’obiettivo di “potenziare le funzioni di controllo e di monitoraggio della finanza pubblica” e dovrà necessariamente essere integrata da un DPCM che, entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge di bilancio (quindi entro fine marzo), andrà a stabilire la soglia minima di contributo oltre la quale scatterà l’obbligo di integrare il collegio di sindaci o revisori con un rappresentante ministeriale.

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