La mancata operatività della decontribuzione si ripercuote sulle lavoratrici madri
Con un comunicato stampa di ieri, 20 febbraio, l’UNGDCEC ha evidenziato come la mancata operatività della decontribuzione per le lavoratrici madri con figli, introdotta dalla L. 207/2024, comporti gravi ripercussioni per le aziende e le lavoratrici autonome, chiedendo quindi al Governo di intervenire tempestivamente per l’operatività dell’agevolazione.
Si ricorda che l’art. 1 commi 219-220 della L. 207/2024 prevede un esonero parziale della quota IVS a carico delle lavoratrici:
- dipendenti (a esclusione dei rapporti di lavoro domestico);
- autonome che percepiscono almeno uno tra redditi di lavoro autonomo, redditi d’impresa in contabilità ordinaria, redditi d’impresa in contabilità semplificata o redditi da partecipazione e che non hanno optato per il regime forfetario.
Le suddette lavoratrici devono essere madri di due o più figli, con l’esonero contributivo che spetta fino al mese del compimento del 10° anno di età del figlio più piccolo. Dal 2027, per lavoratrici madri di tre o più figli, l’esonero contributivo spetta fino al mese del compimento del 18° anno di età del figlio più piccolo. Per gli anni 2025 e 2026 la decontribuzione parziale non spetta alle lavoratrici di tre o più figli, con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, beneficiarie della decontribuzione totale prevista dall’art. 1 comma 180 della L. 213/2023.
Inoltre, la decontribuzione parziale spetta a condizione che la retribuzione o il reddito imponibile ai fini previdenziali non sia superiore all’importo di 40.000 euro su base annua.
Come accennato, la misura non è immediatamente operativa, essendo subordinata all’adozione, entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge, di un decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, che dovrà stabilire le modalità attuative, la misura dell’esonero contributivo, le modalità per il riconoscimento dello stesso e le procedure per il rispetto del limite di spesa.
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