Scrittura privata che risolve la locazione dimostrabile anche senza la registrazione
La data certa non può, però, essere desunta da fatti riconducibili al soggetto che la invoca
Con l’ordinanza n. 12081, depositata il 7 maggio 2025, la Corte di Cassazione torna sul tema dei mezzi con cui il contribuente può dimostrare all’Amministrazione finanziaria la “fine” del contratto di locazione, che può legittimare la mancata tassazione dei canoni previsti da contratto.
Nel caso di specie due contribuenti, comproprietari di un immobile strumentale locato, avevano dichiarato, per l’anno 2014, redditi inferiori al canone pattuito in contratto, basandosi sulla scrittura privata, datata 11 maggio 2014, con la quale, in accordo con il conduttore, “il pagamento del canone era stato sospeso per le mensilità da maggio a luglio”. Successivamente, peraltro – adducevano i contribuenti – una nuova conduttrice era subentrata nel contratto.
L’Agenzia
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