Ristrutturazioni troppo lunghe non configurano «forza maggiore»
Il protrarsi eccessivo dei lavori non impedisce il trasferimento della residenza in un altro immobile sito in quel Comune
Il protrarsi dei lavori di ristrutturazione nell’immobile acquistato con l’agevolazione prima casa non è sufficiente, di per sé, a configurare un’ipotesi di forza maggiore idonea a giustificare il mancato trasferimento della residenza nel Comune in cui si trova l’immobile.
Questo è il principio desumibile dall’ordinanza n. 13800 di ieri, 9 giugno 2010, emessa dalla Corte di Cassazione.
Nel caso di specie, il contribuente, dopo aver goduto dell’agevolazione prima casa in relazione all’acquisto di un immobile abitativo, vi intraprende i necessari lavori di ristrutturazione. Tali opere, però, inaspettatamente si protraggono per alcuni anni (dal 10 gennaio 2001 all’1 marzo 2003), sicché il contribuente, allo scadere del termine di 12 mesi (vigente al ...
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