Italia «vincente» in Europa, ma per pressione fiscale
Per l’ISTAT, nel 2009 è pari al 43,2%, la quinta dell’UE. L’IRDCEC, invece, la quantifica al 51,6%
Un brutto 2009, per i conti pubblici italiani. La caduta del PIL ha infatti peggiorato tutti gli aggregati delle pubbliche amministrazioni: la spesa è schizzata al 52,5% e, soprattutto, l’Italia scala posizioni, ma in una classifica molto poco appetibile. Si tratta della classifica europea relativa alla pressione fiscale complessiva rispetto al PIL, passata dal 42,9% del 2008 al 43,2% del 2009. Un dato mai così alto dal ’97 (43,7%), con cui il Belpaese si posizione al quinto posto nell’UE-27, assieme alla Francia, mentre nel 2008 era settima. Il dato proviene dall’ISTAT, che ieri ha diffuso le informazioni su conti e aggregati economici delle amministrazioni pubbliche.
Tale risultato, spiega l’istituto di statistica, è l’effetto di una riduzione del PIL superiore ...
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