Cessione del diritto di superficie, la durata orienta l’imponibilità
La plusvalenza coincide con il corrispettivo, se il trasferimento è contratto a tempo determinato
Il diritto di superficie (artt. 952-954 c.c.) rappresenta una situazione giuridica reale di godimento, in virtù della quale si verifica una netta separazione tra la piena proprietà del suolo e quella delle opere su di esso realizzate, liberamente trasferibile.
Nel caso di cessione da parte di una persona fisica che non opera nell’esercizio di imprese, arti o professioni, si possono riscontrare alcuni significativi effetti fiscali, ad eccezione dell’IVA e dell’IRAP: la fattispecie è, infatti, esclusa dal campo di applicazione di tali imposte, per carenza del presupposto soggettivo in capo all’alienante (artt. 1 del DPR n. 633/1972, e 3, comma 1, lett. b) e c) del DLgs. n. 446/1997).
La vendita in parola è, invece, soggetta alle imposte d’atto, poiché perfezionata ...
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