Schemi di bilancio più omogenei all’interno dell’Ue
Per lo Stato patrimoniale applicabili gli schemi proposti dalla Direttiva comunitaria o quelli basati sulla distinzione tra voci correnti e non correnti
Armonizzazione dei requisiti delle piccole imprese, riduzione degli oneri amministrativi a loro carico (soprattutto per le microimprese), comparabilità dei bilanci all’interno dell’Unione europea: sono questi i principali obiettivi della nuova Direttiva comunitaria, n. 2013/34/Ue del 26 giugno 2013, in tema di bilancio d’esercizio e di bilancio consolidato, le cui disposizioni dovranno essere recepite dagli Stati membri entro il 20 luglio 2015 e si applicheranno a partire dai bilanci 2016.
Come già rilevato in un precedente intervento, viene innanzitutto proposta una classificazione delle imprese e dei gruppi societari sulla base di parametri di natura quantitativa (totale dell’attivo patrimoniale, ricavi e numero dei dipendenti), in modo da garantire uniformità di trattamento ...
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