ACCEDI
Mercoledì, 19 febbraio 2025 - Aggiornato alle 6.00

IMPRESA

Criticità degli adempimenti imposti dal «sistema cautelare 231»

Assonime esamina gli orientamenti giurisprudenziali in relazione alle misure interdittive

/ Stefano COMELLINI

Mercoledì, 12 marzo 2014

x
STAMPA

download PDF download PDF

Con l’intervento contenuto nel Caso n. 3/2014, Assonime interviene sul tema della “responsabilità dell’ente da reato e misure cautelari interdittive” nel sistema del DLgs. 231/2001.
Lo spunto è dato da due pronunce di legittimità con le quali la Cassazione penale ha fissato i presupposti per la revoca delle misure interdittive applicate in fase cautelare, a fronte di società che non avevano provato di essersi efficacemente adoperate per evitare il rischio di recidiva del reato.

Da un lato, la sentenza n. 46369/2013 con la quale la Suprema Corte ha osservato che la valutazione della sussistenza delle esigenze cautelari che costituiscono, insieme al “fumus commissi delicti”, il presupposto per l’applicazione delle misure cautelari interdittive a carico ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU