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IMPRESA

Bancarotta per distrazione anche senza consapevolezza dell’insolvenza

Aderendo alla propria impostazione consolidata, la Cassazione conferma che si tratta di reato di pericolo a dolo generico

/ Stefano COMELLINI

Mercoledì, 6 agosto 2014

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La natura di reato di pericolo, a dolo generico, del delitto di bancarotta fraudolenta distrattiva è stata confermata dalla Cassazione con la sentenza n. 34505 depositata ieri.

La Suprema Corte, quindi, ribadisce, ancora una volta, la distanza dal timido segnale di revirement che si era affacciato, nella giurisprudenza di legittimità, con la sentenza n. 47502/2012 che, verosimilmente, resterà priva di seguito.

Da sempre, la questione principale in tema di interpretazione della fattispecie di bancarotta fraudolenta patrimoniale prefallimentare riguarda il ruolo da attribuire alla declaratoria fallimentare, posto che le condotte tipiche del reato sono costituite da atti dispositivi del patrimonio d’impresa, compiuti in un momento nel quale quest’ultima è in bonis e, dunque, gode di ...

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