La carenza di prove non rende «automatica» la subordinazione
Per la Cassazione, l’insufficienza di prove relative ad un rapporto di natura diverso non determina la sussistenza dei requisiti tipici della subordinazione
Con la sentenza n. 23931/2014, la Cassazione ha ribadito il principio secondo cui chi agisce in giudizio per accertare la natura subordinata di un rapporto di lavoro deve altresì provarne l’esistenza e, in difetto di tale dimostrazione, la controparte, ai fini del rigetto della domanda, non è tenuta a dimostrare la sussistenza di un diverso rapporto. Inoltre, nella sentenza si precisa, altresì, che per il riconoscimento della subordinazione occorre provare l’esistenza di elementi specifici, i quali non possono ritenersi sussistenti per la carenza di prove relative ad una diversa tipologia di lavoro. La controversia oggetto della pronuncia in esame riguarda l’INPS e una società di fatto, quest’ultima soggetta a due decreti ingiuntivi e ad un’ordinanza di ingiunzione ...