Buoni pasto elettronici esclusi dal reddito fino a 7 euro
L’incremento da 5,29 euro è previsto da un emendamento al Ddl. di stabilità
Con l’approvazione di un emendamento da parte della Commissione Bilancio della Camera al Ddl. di stabilità 2015, da oggi all’esame dell’Aula, viene previsto l’incremento, dal 1° luglio 2015, della quota non sottoposta a tassazione dei “buoni pasto” da 5,29 euro a 7 euro, nel solo caso in cui tali buoni siano in formato elettronico.
Ricordiamo che attualmente l’art. 51 comma 2 lett. c) del TUIR prevede l’esclusione, fino all’importo di 5,29 euro, dal reddito di lavoro dipendente delle prestazioni sostitutive di mensa sotto forma di “buoni pasto”. Secondo la C.M. 29/97, l’importo massimo escluso da tassazione deve intendersi riferito al valore facciale del buono e all’ammontare complessivo dei buoni pasto utilizzabili
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