Condannato per truffa il professionista che «nasconde» la propria inadempienza
La Cassazione sottolinea la rilevanza dell’ingannevole occultamento rispetto al rinnovo del mandato professionale e al pagamento dei pur esigui compensi
Il professionista che, per nascondere una propria inadempienza, compia artifizi e raggiri nei confronti del cliente, che, quindi, all’oscuro dell’inadempienza, gli rinnovi il mandato professionale continuando a retribuirlo, commette il reato di truffa contrattuale nel corso dell’esecuzione del contratto di prestazione d’opera intellettuale. In relazione a tale fattispecie, l’ingiusto profitto va individuato nel rinnovo del mandato professionale e nella percezione del relativo compenso, rinnovo che non sarebbe avvenuto se il cliente fosse stato messo a conoscenza della inadempienza. È questo il principio di diritto affermato dalla Cassazione nella sentenza n. 49472 depositata ieri.
Nel caso di specie, Tizio affidava a Caio un incarico professionale di consulenza ...
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