ACCEDI
Sabato, 28 giugno 2025 - Aggiornato alle 6.00

PROFESSIONI

Condannato per truffa il professionista che «nasconde» la propria inadempienza

La Cassazione sottolinea la rilevanza dell’ingannevole occultamento rispetto al rinnovo del mandato professionale e al pagamento dei pur esigui compensi

/ Maurizio MEOLI

Venerdì, 28 novembre 2014

x
STAMPA

download PDF download PDF

Il professionista che, per nascondere una propria inadempienza, compia artifizi e raggiri nei confronti del cliente, che, quindi, all’oscuro dell’inadempienza, gli rinnovi il mandato professionale continuando a retribuirlo, commette il reato di truffa contrattuale nel corso dell’esecuzione del contratto di prestazione d’opera intellettuale. In relazione a tale fattispecie, l’ingiusto profitto va individuato nel rinnovo del mandato professionale e nella percezione del relativo compenso, rinnovo che non sarebbe avvenuto se il cliente fosse stato messo a conoscenza della inadempienza. È questo il principio di diritto affermato dalla Cassazione nella sentenza n. 49472 depositata ieri.

Nel caso di specie, Tizio affidava a Caio un incarico professionale di consulenza ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU