Reverse charge, la fattura «italiana» del non residente è irrilevante
L’acquirente italiano deve richiedere quella emessa direttamente dalla partita IVA del Paese in cui il fornitore è stabilito o emettere autofattura
Il documento emesso, senza IVA ex art. 17, comma 2 del DPR n. 633/72, esclusivamente con la partita IVA del rappresentante fiscale di un soggetto passivo residente nella Ue o fuori dalla Ue per una cessione di beni presenti nel territorio nazionale nei confronti di un soggetto passivo residente in Italia, si deve considerare come “non rilevante come fattura ai fini IVA”. Al suo posto, l’acquirente italiano deve richiedere la fattura emessa direttamente dalla partita IVA del Paese in cui il fornitore non residente è stabilito ai fini IVA o procedere all’emissione di un’autofattura per regolarizzare l’operazione. È quanto ha precisato l’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 21 pubblicata ieri.
Tali conclusioni si basano sull’analisi delle disposizioni ...
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