ACCEDI
Martedì, 17 giugno 2025 - Aggiornato alle 6.00

FISCO

La contabilità presso terzi non ammette versamenti periodici IVA posticipati

La Cassazione ha ribadito che non c’è motivo di ritenere che al diverso calcolo dell’imposta corrisponda anche un diverso termine per il versamento

/ Barbara ROSSI e Fabio Tullio COALOA

Martedì, 28 luglio 2015

x
STAMPA

download PDF download PDF

La scelta del regime fiscale di contabilità presso terzi se, da un lato, semplifica le modalità di liquidazione, dall’altro non comporta uno slittamento dei versamenti periodici dell’imposta. Questo il principio di diritto ribadito dalla Cassazione nella sentenza n. 15636/2015.

Pare opportuno ricordare che l’art. 1, comma 1 del DPR 23 maggio 1998 n. 100, nel disciplinare i versamenti periodici IVA, dispone che, entro il giorno 16 di ogni mese, il contribuente “determina la differenza tra l’ammontare complessivo dell’imposta sul valore aggiunto esigibile nel mese precedente, risultante dalle annotazioni eseguite o da eseguire nei registri relativi alle fatture emesse o ai corrispettivi delle operazioni imponibili, e quello dell’imposta, risultante dalle ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU