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Rettificazione di atti anagrafici anche senza trattamento medico-chirurgico

Mentre l’Agenzia ha affrontato la questione ai fini IRPEF, la Cassazione ha stabilito che non è obbligatorio l’intervento per una nuova identità di genere

/ Antonio PICCOLO

Sabato, 22 agosto 2015

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La risoluzione n. 71/2015, con la quale l’Agenzia delle Entrate ha affrontato per la prima volta il trattamento medico-chirurgico per l’adeguamento dei propri caratteri sessuali, ai fini della detraibilità IRPEF della relativa spesa, merita di essere segnalata proprio nel momento in cui la Corte di Cassazione, con una decisione storica (sentenza n. 15138/2015), ha affermato che per ottenere la rettificazione degli atti anagrafici non è obbligatorio l’intervento chirurgico di adeguamento degli organi riproduttivi.

Procedendo con ordine, si ricorda che, nell’intento di sottoporsi, in una clinica specializzata, a un intervento di “metoidioplastica” (ricostruzione degli organi genitali maschili), una persona ha chiesto all’Agenzia delle Entrate se la relativa ...

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