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FISCO

Tassi di cambio «alternativi» per il modello REDDITI 2017

Ammesso l’uso dei cambi forniti da operatori internazionali indipendenti, in luogo di quelli pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale

/ Gianluca ODETTO

Martedì, 5 settembre 2017

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Se i redditi esteri sono espressi in valuta, si rende necessario operare in sede di dichiarazione la relativa conversione in euro.
L’operazione è regolata dall’art. 9 comma 2 del TUIR per i soggetti non imprenditori e dell’art. 110 comma 2 del TUIR per i soggetti imprenditori. Per i primi, alla cui analisi sono dedicate le considerazioni che seguono e il cui reddito è determinato – salvo poche eccezioni – con il criterio di cassa, occorre adottare il cambio del giorno in cui i proventi sono stati percepiti e le spese sono state sostenute (salva la possibilità, oltre specificata, di assumere il cambio del giorno precedente o quello mensile). Gli stessi criteri devono essere utilizzati per valorizzare in euro le spese sostenute, ove esse possano essere fatte valere ai fini della

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