Graduali aperture sui requisiti di accesso all’APE sociale
La legge di bilancio 2017 ha fissato numerosi limiti, ma il nuovo indirizzo del Ministero del Lavoro porterà al riesame delle domande
Secondo quanto indicato in un recente rapporto di fonte sindacale, al termine della fase di esame delle istanze da parte dell’INPS risultano respinte due domande di APE sociale su tre.
L’elevato numero di “bocciature” è dovuto ai numerosi limiti posti dalla legge di bilancio 2017 (art. 1, commi 179 e ss. della L. 232/2016), che ha introdotto l’APE sociale, poi integrata da un apposito decreto attuativo (DPCM 88/2017).
L’APE è negata, ad esempio, ai disoccupati a seguito di contratto a termine, o che sono stati reimpiegati anche per un solo giorno, così come a chi possiede contributi esteri da totalizzare, a chi non ha percepito la NASpI, e ai numerosi addetti ai lavori faticosi o rischiosi, a causa della scarsa chiarezza in merito ai requisiti che questi ultimi
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