Esclusa la reintegra in caso di tardiva contestazione disciplinare
La giurisprudenza continua ad essere alle prese con l’individuazione del regime sanzionatorio da applicare in caso di illegittimità del licenziamento
Da quando con la riforma dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori ad opera della L. 92/2012 è stato differenziato il regime di tutela in caso di illegittimità del licenziamento, introducendo due diverse ipotesi di reintegrazione e due in cui è prevista solo un’indennità risarcitoria, è iniziato un percorso della giurisprudenza, che non può ancora considerarsi concluso, teso ad individuare per le singole fattispecie di invalidità la corretta sanzione, in particolare per quanto riguarda il licenziamento disciplinare.
In questa prospettiva può essere letto il recente intervento delle Sezioni Unite (Cass. n. 30985/2017), in tema di conseguenze di una tardiva contestazione disciplinare cui sia seguito il licenziamento, in un caso nel quale i fatti erano stati contestati al dipendente
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