ACCEDI
Lunedì, 16 giugno 2025 - Aggiornato alle 6.00

IL CASO DEL GIORNO

Plusvalenze non imponibili anche con residuo attivo concordatario

/ Michele BANA

Giovedì, 1 marzo 2018

x
STAMPA

download PDF download PDF

L’esecuzione della proposta di concordato preventivo liquidatorio può comportare, talvolta a causa delle procedure competitive (art. 163-bis del RD 267/1942), il realizzo dell’attivo in misura eccedente rispetto al fabbisogno concordatario, conseguendo, quindi, un residuo attivo da distribuire ai soci.
Al ricorrere di tale ipotesi, si pone, tuttavia, un dubbio interpretativo in ordine all’applicabilità dell’art. 86 comma 5 del TUIR, secondo cui “la cessione dei beni ai creditori in sede di concordato preventivo non costituisce realizzo delle plusvalenze e delle minusvalenze dei beni, comprese quelle relative alle rimanenze e il valore di avviamento”. Le incertezze sono alimentate, in particolare, dalla generica formulazione di tale disposizione, nonché

...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU