Criptovalute a rischio «riciclaggio digitale»
Le transazioni virtuali possono astrattamente configurare il reato ex art. 648-bis c.p.
La rapida diffusione delle criptovalute ha sin da subito sollevato svariati problemi, come l’individuazione della categoria giuridica in cui includere le monete virtuali, la disciplina fiscale loro applicabile e le possibili ricadute penalistiche del fenomeno, principalmente in relazione al rischio di riciclaggio e finanziamento al terrorismo.
La moneta virtuale realizza un sistema elettronico di pagamento che, attraverso la combinazione di chiavi crittografate, crea del “contante digitale”: quest’ultimo non ha consistenza fisica, garantisce l’anonimato e circola all’interno di un sistema peer to peer, privo di intermediari finanziari e autorità di vigilanza. Oltre agli utenti, in questo mercato operano i miners (soggetti che confermano le operazioni degli ...
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