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FISCO

Evasometro da rafforzare con qualche ponderazione

L’estensione alla totalità dei contribuenti andrebbe bilanciata con strumenti che ne evitino l’utilizzo meccanicistico

/ Enrico ZANETTI

Sabato, 7 settembre 2019

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Ciò che la stampa generalista ha ribattezzato in queste settimane con l’evocativo nome di “evasometro”, altro non è che la “procedura di analisi del rischio di evasione basato sull’utilizzo integrato delle informazioni comunicate dagli operatori all’Archivio dei rapporti finanziari e degli altri elementi presenti in Anagrafe tributaria”, concepita ormai quasi 8 anni fa dall’art. 11 del DL n. 201/2011, varato dall’allora Governo Monti.

Il senso di quell’intervento fu di prevedere che l’Anagrafe tributaria entrasse sistematicamente in possesso non solo, come già avveniva da alcuni anni, dei dati identificativi dei conti correnti e delle operazioni finanziarie (ossia numero dei rapporti esistenti e soggetti intestatari dei medesimi), ...

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