Residenza e COVID, restano i nodi irrisolti
Gli Stati Uniti risolvono il problema con una franchigia sino a 60 giorni, computati come non trascorsi dalla persona negli USA
La situazione delle persone che sono passate dal lavoro in presenza al lavoro smart in un altro Stato, anche nella “seconda ondata” pandemica, continua a rivestire profili di incertezza nei rapporti con l’Amministrazione italiana: l’indicazione fornita dall’OCSE lo scorso 3 aprile 2020 (l’invito alle Agenzie fiscali degli Stati membri a fornire istruzioni chiare per la gestione di queste situazioni) si è, infatti, concretizzato per l’Italia solo in parte.
La situazione dei lavoratori frontalieri è quella per cui le soluzioni adottate sono maggiormente soddisfacenti: sono stati, infatti, stipulati appositi accordi con Svizzera, Austria e Francia al fine di mantenere lo status pur in assenza di uno spostamento quotidiano per ragioni di lavoro nell’altro ...
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