Rivalsa IVA post accertamento anche se cambia la partita IVA del committente
La rivalsa è possibile se il committente è una persona fisica che continua a esercitare la stessa attività
Un soggetto passivo può chiedere la riapertura della partita IVA ed emettere note di variazione in aumento, al fine di esercitare la rivalsa dell’imposta versata in sede di adesione, intestando il documento alla nuova partita IVA del committente. Si tratta del chiarimento fornito dall’Agenzia delle Entrate nella risposta a interpello n. 41 pubblicata ieri, 21 gennaio 2022.
Il caso esaminato riguarda una professionista che ha fruito del previgente regime di vantaggio per l’imprenditoria giovanile (art. 27 del DL 98/2011), pur in assenza dei relativi requisiti di legge. Tale violazione è stata definita tramite accertamento con adesione. Le fatture emesse senza applicazione dell’IVA si riferiscono, per l’importo maggiore, alle operazioni effettuate dal predetto soggetto
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