La fine della convivenza di fatto non salva dalla decadenza della prima casa
L’esenzione prevista dall’art. 19 della L. 74/87 non può essere estesa in via interpretativa alle ipotesi di scioglimento della convivenza more uxorio
Decade dall’agevolazione prima casa il contribuente che, prima dei 5 anni dall’acquisto dell’immobile agevolato, avvenuto in comproprietà con il convivente more uxorio, alieni la sua quota della prima casa a questo ultimo, a causa del venir meno della convivenza tra di essi, senza acquistare un altro immobile entro un anno, non potendo trovare applicazione, nel caso di specie, né la giurisprudenza in materia di forza maggiore, né l’esenzione di cui all’art. 19 della L. 74/87 per gli atti di scioglimento del matrimonio. Lo afferma la Cassazione, nella pronuncia n. 20956, depositata ieri.
La questione esaminata scaturisce dall’impugnazione di alcuni avvisi di liquidazione con cui l’Agenzia delle Entrate aveva recuperato le maggiori imposte di registro,
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