Il CCNL va disapplicato se i minimi retributivi sono difformi ai principi costituzionali
La Cassazione ha depositato ieri un nuovo intervento in materia di salario minimo
La Cassazione, con sentenza n. 28320 depositata ieri, è nuovamente intervenuta sulla disapplicazione del controverso CCNL servizi fiduciari, in quanto non conforme ai principi costituzionali in materia retributiva.
In adesione all’orientamento giurisprudenziale consolidato, recentemente ribadito con la pronuncia della Cassazione n. 27711/2023 (si veda “In ultima istanza è il giudice a determinare il salario minimo” del 3 ottobre 2023), la Suprema Corte, rigettando il ricorso del datore di lavoro, ha ribadito alcuni principi in materia di trattamento retributivo, soffermandosi sui i criteri di proporzionalità e sufficienza ex art. 36 Cost., che costituiscono limiti all’autonomia negoziale, anche collettiva.
Con riferimento all’onere della prova relativo alla domanda
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