Indipendenza del certificatore del TCF «in rete» da valutare con attenzione
Sul punto riguardo ai rapporti di lavoro autonomo il DM 212/2024 non richiama la rete, ma è auspicabile un chiarimento ufficiale
I requisiti di indipendenza previsti da DM 12 novembre 2024 n. 212 per i professionisti abilitati alla certificazione del tax control framework (TCF) vanno attentamente valutati in caso di dottori commercialisti o avvocati appartenenti a una “rete”.
La prima osservazione che si ricava dalla lettura dell’art. 4 del DM 212/2024 è che l’indipendenza prevista per il professionista cui conferire l’incarico per la certificazione del TCF è stata “disegnata” avendo a riferimento le regole esistenti per l’indipendenza dei sindaci, indicate nel codice civile e nelle Norme di comportamento del collegio sindacale emanate dal CNDCEC.
Per meglio apprezzare le eventuali differenze con le previsioni concernenti il certificatore del TCF, si osserva che, in generale,
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