Tassi a breve stabili, in rialzo quelli a lungo
La lettura dei dati suggerisce che negli Usa l’inflazione è più lenta nel rientrare mentre in eurozona la discesa dei prezzi è più convincente
L’inflazione statunitense è aumentata moderatamente a marzo. L’indice dei prezzi delle spese per consumi personali (Pce) è salito dello 0,3% il mese scorso. Nei 12 mesi fino a marzo, l’inflazione è aumentata del 2,7% dopo il 2,5% di febbraio (segui tassi e valute su www.aritma.eu). Le attese erano per un indice dei prezzi Pce a 0,3% sul mese e del 2,6% su base annua, mentre il Pil statunitense del primo trimestre è andato peggio di quanto ipotizzato, con una crescita ai minimi da quasi due anni, dovuta soprattutto all’impennata dell’import con la domanda interna che resta ancora robusta.
Gli indici Pmi Usa hanno deluso con il sottoindice manifatturiero che scende sotto la soglia di 50 spartiacque tra crescita e contrazione. In eurozona i dati Pmi superiori alle
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