L’accomandatario cessato fallisce con la società se il nome resta nella ragione sociale
Non rileva l’avvenuta cessione delle quote oltre un anno prima della dichiarazione di fallimento
La Cassazione, nell’ordinanza n. 11342, depositata ieri, ha precisato che la dichiarazione di fallimento di una sas può essere estesa (ex art. 147 commi 1 e 2 del RD 267/42) all’ex socio accomandatario il cui nome e cognome siano rimasti indicati, con il suo consenso, nella ragione sociale della società anche dopo la cessione a terzi della sua partecipazione.
La Suprema Corte osserva, preliminarmente, come la dichiarazione di fallimento del socio apparente in conseguenza del fallimento della società di persone non richieda la dimostrazione della stipulazione e dell’operatività di un patto sociale, in quanto a questo fine è sufficiente che sia fornita la prova di un comportamento tale da “esteriorizzare” il rapporto (quand’anche insussistente nei rapporti interni), ...