IVA con F24 per l’auto introdotta in Italia già immatricolata in altro Stato Ue
Se il bene è immesso in un deposito IVA, necessario attestare il previo assolvimento dell’imposta
Nel settore delle concessionarie, è uno schema commerciale ricorrente quello secondo cui una società nazionale acquista veicoli da un mercato extra Ue al fine di importarli in Italia, avvalendosi di un operatore unionale incaricato della verifica delle caratteristiche del mezzo, il quale lo immatricola in detto Stato membro Ue prima della successiva reimmatricolazione nel territorio italiano.
In merito alla corretta modalità di assolvimento dell’IVA si è espressa, di recente, la DRE Veneto, con la risposta a interpello n. 907-294/2024. È, infatti, prevista – in ottica antifrode – una specifica disciplina per l’immatricolazione di veicoli di provenienza estera, la quale differisce però a seconda che il bene sia oggetto di un acquisto intracomunitario a titolo oneroso (art. 1 comma
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