I vincoli sui beni sociali e i limiti alla trasferibilità della quota incidono sulla cessione
Occultare tali aspetti cancella il legittimo affidamento riposto sul valore originariamente pattuito
La Cassazione, nell’ordinanza n. 19833, depositata ieri, ha ritenuto corretta la decisione di merito che, nel prendere atto del recesso dal contratto preliminare di cessione di una partecipazione in srl da parte del promissario acquirente, condanni il promissario venditore alla restituzione del doppio della caparra confirmatoria non limitandosi a far derivare la mancanza di qualità del bene ceduto, ex art. 1497 c.c., dall’omessa dichiarazione dell’esistenza sull’unico immobile della società di vincoli di destinazione, ma considerando anche le specifiche ripercussioni da ciò derivate sul valore della stessa quota societaria cedenda (diminuzione di valore del 25%), ossia dell’oggetto immediato della cessione, ed evidenziando la centralità del bene immobile e del
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