La prestazione lavorativa non si può controllare con agenzie investigative
Solo i controlli difensivi legittimano il datore ad affidarsi a soggetti terzi, estranei all’organizzazione aziendale
Con la sentenza n. 22051 di ieri, 5 luglio 2024, la Corte di Cassazione ha statuito che il controllo sull’adempimento della prestazione lavorativa non può essere effettuato dal datore di lavoro mediante agenzie investigative.
Nel caso di specie, il giudice di seconde cure, nell’ambito di un procedimento di impugnazione di licenziamento, confermava, sebbene con diversa motivazione, la decisione di primo grado con cui era stato ritenuto illegittimo il licenziamento disciplinare intimato a un lavoratore, all’esito di indagini effettuate per il tramite di un’agenzia investigativa.
La Corte territoriale aveva specificato come la società esercente attività di vigilanza privata non avesse negato che le indagini commissionate all’agenzia investigativa riguardassero l’adempimento ...