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Nuova rottamazione e rinvio del secondo acconto per gli autonomi tra gli emendamenti al DL fiscale

/ REDAZIONE

Giovedì, 7 novembre 2024

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Dovrebbero essere 382 gli emendamenti al Ddl. di conversione del decreto fiscale collegato alla manovra (DL 155/2024), attualmente all’esame della Commissione Bilancio del Senato. Il termine di presentazione è scaduto ieri alle 10.

Tra le proposte di modifica presentate dalla maggioranza si segnala quella a prima firma Massimiliano Romeo (Lega) per il rinvio a gennaio della seconda rata di acconto delle imposte dirette per gli autonomi, compresi i contributi previdenziali e assistenziali.
L’emendamento stabilisce che per il solo periodo d’imposta 2024 per i titolari di partita IVA che nel periodo d’imposta precedente abbiano dichiarato ricavi o compensi fino a 170 mila euro “il versamento della seconda rata di acconto dovuto in base alla dichiarazione dei redditi, nonché per i contributi previdenziali e assistenziali”, sia versato entro il 16 gennaio dell’anno successivo anziché entro il 30 novembre.

Il pagamento potrebbe essere anche rateizzato con “cinque rate mensili di pari importo”, da gennaio con scadenza il 16 di ogni mese. Sulle rate successive alla prima sono dovuti gli interessi. Per i titolari di reddito agrario, che siano anche titolari di reddito d’impresa, il limite di ricavi e compensi di 170 mila euro si intende riferito al volume d’affari. 

Un emendamento a firma Claudio Lotito e Adriano Paroli (FI), invece, propone una “rottamazione quinquies” per le cartelle dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2023. La proposta di modifica riapre di fatto i termini della rottamazione quater prevista dalla legge di bilancio 2022. Il pagamento delle somme potrebbe essere in unica soluzione entro il 31 luglio 2025 o in 18 rate, con un interesse del 2% a partire dalla seconda rata.


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