Revocabile la cessione d’azienda che pregiudica il creditore del cedente
Occorre, inoltre, la consapevolezza del pregiudizio da parte del cessionario
Va revocato ex art. 2901 c.c. l’atto di cessione d’azienda compiuto dalla società debitrice, con cui questa ha fatto uscire dal proprio patrimonio il principale asset e l’unico bene immobile proprio nel momento in cui la società stava attraversando un periodo di difficoltà economico-finanziaria, pregiudicando le ragioni dei creditori.
Così ha stabilito la Corte di Cassazione nell’ordinanza n. 30140, depositata ieri, decidendo un caso in cui un Comune (parte creditrice) chiedeva che fosse dichiarato inefficace l’atto in forza del quale la società debitrice aveva ceduto ad un’altra il proprio principale asset, costituito dall’azienda, e l’unico cespite immobiliare della società, successivamente fallita, per un corrispettivo di gran lunga inferiore
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