Non serve la querela di falso per dimostrare la simulazione della malattia
La fede privilegiata del certificato non si estende ai giudizi medici sullo stato di malattia e sull’impossibilità temporanea della prestazione lavorativa
Non occorre proporre una querela di falso con riguardo alla certificazione medica per contestare in giudizio la sussistenza della malattia del dipendente. Lo ha affermato ieri la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 30551.
Nel caso di specie, i giudici della Corte d’Appello avevano condannato un’azienda alla reintegra di una lavoratrice nel posto di lavoro che era stata licenziata per improprio utilizzo dell’assenza per malattia, idoneo a far desumere la sua simulazione. Alla dipendente era comunque stato contestato un comportamento idoneo a determinare il prolungamento della malattia medesima, in quanto tale contrario ai doveri di correttezza e buona fede, nonché all’obbligo di fedeltà nell’esecuzione del rapporto di lavoro.
In giudizio, la patologia della dipendente ...
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