Sulle modifiche statutarie della CNPR è mancato il confronto democratico
Gentile Redazione,
riteniamo fondamentale offrire pubblicamente una visione completa e dettagliata in merito alle recenti discussioni sulle modifiche statutarie approvate dal Comitato dei Delegati della CNPR il 26 novembre 2024. Alcuni Delegati della CNPR della Puglia e della Basilicata, unitamente al Consigliere Fedele Santomauro, hanno diffuso, agli iscritti delle medesime Regioni, una comunicazione in cui difendono tali modifiche, sostenendo che esse rappresentino un percorso di rinnovamento volto a migliorare la governance e la rappresentatività della Cassa.
In particolare, la comunicazione giustifica:
- l’elezione del Presidente da parte del Comitato dei Delegati, come strumento per garantire maggiore democrazia e partecipazione;
- la creazione di un organo separato per la Presidenza, in aggiunta al Comitato dei Delegati e al Consiglio di amministrazione;
- l’ampliamento del Consiglio di amministrazione, motivato dalla necessità di una governance più inclusiva e rappresentativa delle competenze professionali;
- la rimozione del componente designato dal Ministero della Giustizia nel Collegio dei sindaci, ritenuta coerente con il quadro normativo vigente.
Gli autori della comunicazione presentano tali modifiche come frutto di un processo democratico, trasparente e condiviso.
Tuttavia, emergono diverse criticità che, in qualità di cofirmatari della nota inviata ai Ministeri viglianti con la richiesta di non assentire alle modifiche statutarie di cui sopra, riteniamo doveroso segnalare:
- l’assenza di un confronto democratico: le modifiche statutarie sono state adottate senza un adeguato coinvolgimento degli iscritti, che sono stati completamente esclusi dal processo decisionale. Decisioni di questa portata richiedevano una consultazione ampia e partecipata, anziché una frettolosa deliberazione da parte di un organo intermedio, condotta senza un confronto approfondito e trasparente;
- l’ambiguità del termine “rinnovamento”: la norma transitoria sull’azzeramento dei mandati del Presidente consentirebbe, di fatto, a una singola persona di rimanere in carica per un totale di 24 anni. Definire questa possibilità come “rinnovamento” è palesemente fuorviante e contrasta con i principi di alternanza democratica e buon governo, già raccomandati dagli stessi Ministeri Vigilanti anche con recenti interventi pubblicati dagli organi di stampa. Questa misura appare come un tentativo di consolidare il potere, piuttosto che promuovere un reale cambiamento;
- strumentalizzazione delle risorse istituzionali: la diffusione della comunicazione su carta intestata della Cassa e l’utilizzo di risorse istituzionali per veicolare opinioni personali rappresentano una grave distorsione delle regole di correttezza e trasparenza. Questo comportamento contrasta apertamente con i principi sanciti nello Statuto e nella Carta dei servizi della CNPR, che impongono trasparenza, imparzialità e correttezza nell’uso delle risorse comuni limitandone l’utilizzo ai soli fini istituzionali. L’uso improprio di strumenti istituzionali e di dati personali per scopi particolari dei sottoscrittori configura a tutti gli effetti una violazione delle normative interne e delle disposizioni sulla corretta gestione delle risorse collettive, danneggiando la fiducia degli iscritti nella gestione della Cassa. Intendiamo anche porre doverose questioni sul discernimento e sull’indipendenza di chi ha autorizzato tale utilizzo;
- attacchi personali e mancata risposta ai contenuti critici: la comunicazione si è altresì concentrata su attacchi personali al collega Pasquale Pace, ignorando volutamente i contenuti critici e le preoccupazioni sollevate nella nota ai Ministeri Vigilanti che abbiamo sottoscritto anche noi. Questo atteggiamento mina il dibattito costruttivo e distoglie l’attenzione dalle problematiche reali legate alle modifiche statutarie.
La nostra iniziativa, condivisa con numerosi Colleghi di tutta Italia, non vuole creare divisioni all’interno della CNPR, ma intende tutelare i principi fondamentali di trasparenza, alternanza e democraticità. Confermiamo con assoluta convinzione che riteniamo che solo attraverso un confronto aperto e basato su dati chiari e processi condivisi si possa garantire il buon governo dell’Ente e riconquistare la fiducia degli iscritti.
Carola De Donno
Davide De Giorgi
Domenico Vizziello
Delegati CNPR per Puglia e Basilicata
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