De Nuccio nuovo Presidente di «Professionisti insieme»
Il Presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, succede al notaio Vito Pace alla guida dell’associazione “Professionisti insieme”. L’ente interprofessionale costituito lo scorso giugno riunisce i Consigli nazionali di commercialisti (CNDCEC), avvocati (CNF) e notai (CNN), oltre alla Federazione dei medici chirurghi e odontoiatri (FNOMCEO) e, proprio in questi giorni, ha aperto le proprie porte ad altre rappresentanze ordinistiche.
Hanno inoltre fatto richiesta di adesione, infatti, anche il Consiglio nazionale degli ingegneri (CNI) e la Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI). Con questi nuovi ingressi, “Professionisti Insieme” rappresenterà, secondo i dati del Rapporto annuale CENSIS, il 60% dei professionisti italiani, per un totale di circa un 1.570.000 professionisti.
Tra gli obiettivi di mandato, enunciati tramite una nota stampa diffusa ieri, ci sono il coordinamento tra gli Ordini nazionali aderenti, “garantendo il rispetto delle specificità professionali, l’unitarietà delle azioni comuni, e la tutela dei valori deontologici e del ruolo sociale delle professioni”, con l’elaborazione di analisi e documenti congiunti su temi giuridici, economici, sanitari e tecnici di rilievo comune. Inoltre, verrà creato un sistema strutturato di monitoraggio legislativo e regolamentare sulle tematiche che attengono ai diversi ambiti professionali di interesse.
L’Associazione, ha spiegato de Nuccio, “sarà fortemente impegnata a strutturare un’agenda annuale condivisa, per consolidare ulteriormente i rapporti con Parlamento, Governo e Pubblica Amministrazione. Lavoreremo inoltre ad uno sviluppo progettuale interprofessionale, promuovendo iniziative comuni su temi trasversali quali digitalizzazione, IA, salute pubblica, sostenibilità, accesso alla giustizia, prevenzione del rischio, sicurezza e fiscalità”.
L’ente intende lavorare affinché venga data piena attuazione al principio di sussidiarietà, con conseguente riconsiderazione anche del ruolo pubblico dei professionisti. “Ci sono grandi potenzialità – ha concluso de Nuccio – derivanti dalla più volte auspicata integrazione dei liberi professionisti nell’esercizio di compiti dell’amministrazione pubblica, nel rispetto della distinzione dei ruoli tra pubblico e privato e in uno spirito di piena attuazione del principio costituzionale di sussidiarietà. Ritengo che i tempi siano maturi per riconsiderare il coinvolgimento dei liberi professionisti, recuperando i percorsi, a suo tempo intrapresi ma poi abbandonati, della devoluzione a loro di funzioni pubbliche”.
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