Per evitare la bancarotta si deve giustificare la mancanza dei beni
Per la Cassazione, l’amministratore deve provare che l’ammanco dipende da fatti esterni alla propria condotta o dalla normale attività gestoria
È punibile a titolo di bancarotta fraudolenta “patrimoniale” l’amministratore che, in seguito al fallimento della società, non è in grado di giustificare la mancanza di alcuni beni dall’asse attivo concorsuale.
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 8262 del 2 marzo 2010, ha quindi condannato l’amministratore di una srl che, a fronte della prova del precedente possesso di alcuni beni da parte della società, non era stato in grado di giustificare, né in sede concorsuale né processuale, la mancanza degli stessi all’atto dell’inventario fallimentare.
Questo modo di procedere – precisa la Suprema Corte – non realizza un’inversione dell’onere della prova. L’art. 87 comma 3 del RD 267/42, infatti, stabilisce che il curatore, prima di chiudere ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41