Le mezze stagioni del fisco
Tremonti e Bersani, in occasione della loro partecipazione al summit organizzato dalla UIL, hanno rilanciato il tema della riforma fiscale.
“È necessaria, ma ci vuole tempo e ponderazione – ha sottolineato Tremonti –. Quella del 1973, su cui ancora oggi si basano le fondamenta del sistema attuale, fu varata a seguito di un percorso di studio e di confronto durato almeno cinque anni”.
“Benissimo – ha raccolto l’invito Bersani –. Procediamo con tutta la serietà del caso, ma cominciamo senz’altro dai redditi di lavoro e dal problema dell’evasione fiscale”.
Tutto condivisibile, per carità.
L’impressione però è che il tema della riforma fiscale sia un po’ diventato il classico riempitivo dei momenti in cui non si sa magari di cos’altro parlare ed è quindi lecito aspettarsi infuocati dibattiti, sul fisco del futuro (remoto), soprattutto durante il prossimo mese di agosto (un vero incubo per chi, come noi, è ossessionato dal fisco per tutto il resto dell’anno).
Insomma, la riforma fiscale si avvia a stare ai politici come le disquisizioni sul tempo stanno ai privati cittadini.
“Hai visto che giornata?”.
“È vero, era da tanto che non ce n’era una così, speriamo domani il tempo tenga”.
“Speriamo”.
Che dire... non ci sono più mezze stagioni.
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